Anche l'ultima tabella con la pianificazione di quindici settimane, ovvero i poco meno di quattro mesi dallo scorso dicembre al marzo appena passato, va in archivio dopo qualche giorno di abbandono su un tavolo tra riviste, estratti conto e bollette. Non contiene in effetti un programma particolarmente evoluto o strutturato ma è proprio questo che me l’ha fatta apprezzare e scegliere, avendo la possibilità più facilmente di interpretarla e adattarla alle esigenze contingenti, come uno spartito aperto ad esecuzioni con spazio ad un po’ di creatività da ripartire su circa mille chilometri totali, per correrne alla fine quarantadue d’un fiato. Riscorrerne qualche casella è come rileggere casualmente pagine di un diario che ha segnato con una sua propria codifica l’inizio della maggior parte delle giornate di questo particolare inverno. Così ad esempio balza all’occhio alla fine della prima settimana la licenza di una “R” come riposo sul giorno venticinque dicembre, altrimenti
di corsa programmata e non