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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Un momento di gloria

Nel fitto programma podistico autunnale Milanese alla popolarissima DJten succede a distanza di sette giorni, patendone forse in termini di partecipazione l’ombra, la Avon running, la corsa evento promossa da radio DJ versus la corsa delle donne pro ricerca sul cancro, aperta da alcuni anni anche agli uomini. Volendo partecipare in questo periodo ad una dieci chilometri, anche come stimolo e test di velocità, per me non si pone alcun dubbio nella scelta tra le due, costi, logistica, effettiva corribilità, riconoscimento FIDAL con relativa classifica, nella mia considerazione sono tutti per la corsa in rosa, per contro a mio avviso ingiustamente piuttosto poco quotata tra gli agonisti. Per giunta mi ero potuto recare alla partenza in piazza Castello comodo, comodo, con appena dieci minuti di una rilassata pedalata in una domenica mattina dal promettente cielo simil estivo in compagnia dell’amico Ciro, il qualche talvolta ha l’impudenza di definirmi come il ragazzo con cui cor

Endomorfismi

Pochi metri oltre la banchina il porticciolo finisce dove incomincia l’unica strada che percorre con poche diramazioni la piccola isola calcarea di San Domino nell’arcipelago delle tremiti. Un paio di uscite mattutine in effetti erano state sufficienti nella prima settimana di soggiorno agostana a mapparne ogni strada e sentiero corribile, selezionando alcuni itinerari alternativi all’ombra dei pini di Aleppo, per comporre l’abituale decina di chilometri giornalieri da fare al risveglio prima di un rinfrescante bagno in mare e di un abbondante colazione. Abbigliamento minimale con sole scarpe, calzini, pantaloncini ed ogni mattina ero pronto ad avviarmi ciondolando fuori dal villaggio turistico, ancora assopito su per una salitella fino ad un rettilineo pavimentato su cui dare avvio ad una corsa appesantita dal caldo e dalla umidità enfatizzati ogni volta dal ragliare strozzato e lamentoso di un somaro cintato in un vicino campo. Con il giro pieno dell’isola o giro

La sfida

Asfissiante estate milanese: aspettare, restare in paziente difesa e fare quello che bisogna fare in attesa di un altro giorno, di un'altra settimana e di un'altra stagione, mentre il tempo fa il suo lavoro, procedendo a srotolare il percorso degli eventi necessari. A volte questo è quanto è necessario essere: una pianta attaccata alle proprie radici mentre la piena dilava e trascina via quello che non sarà, oppure, più semplicemente quello che porta avanti e finisce ciò che è stato iniziato. Nemmeno l'attività di correre è avulsa dal momento,   considerando che aver completato la cento chilometri del passatore, anche senza particolari traumi, ha chiesto comunque un tributo rilevante più ancora che in termini di risorse fisiche di motivazioni ed aspettative. Cosa andare a cercare ora? Quale soddisfazione ricavare dall’andata e ritorno sulla quotidiana alzaia del naviglio? E’ il momento dunque di perseverare nella grande sfida della routine, ricordandosi momento