Stavolta non ho corso, sono partito dopo gli ultimi e raggiungendo via via tutti gli oltre quattromila partecipanti mi sono fermato con il primo, credo non avendo mai partecipato cosi pienamente ad una gara podistica, pur non classificandomi. Nemmeno mi hanno squalificato anche se stavo in sella ad una bicicletta ed anzi ho potuto accompagnarmi a tutti i protagonisti della corsa nel momento di massima esultanza, quando ciascuno di essi arrivava al traguardo, perché come ciclista al servizio della corsa stessa , la Wings for Life, dove il traguardo di ognuno è alla distanza cui riesce ad arrivare prima di essere raggiunto da una automobile che implacabilmente insegue con velocità in lenta progressione i corridori sul percorso prestabilito. All’una P.M. locale, in contemporanea mondiale il via, con i campioni che balzano in avanti risucchiando dietro di se in un vortice di coriandoli la lunga teoria di corridori che un gruppo di noi ciclomuniti segue anticipando la carovana di m
di corsa programmata e non