Buongiorno cari tele spettatori,
apriamo da Cesano Maderno una speciale diretta della prima tappa del
popolarissimo, come dice il nome stesso, “cross per tutti”, circuito in cinque
tappe di corsa campestre sulla distanza di circa sei chilometri, a fianco a me Luca
per commentare sin dal primo avvio l’intensa giornata podistica che riunisce i
numerosissimi atleti delle categorie master e giovanili con protagonisti di
livello nazionale.
Si Franco, infatti oltre a
seguire come tradizionalmente avviene lo svolgersi della gara sullo sviluppo
del percorso di tre giri per due chilometri
di ogni batteria, oggi vi vogliamo mostrare in diretta, al pari delle
gesta agonistiche sul campo, la giornata podistica di alcuni amatori e come
vivono la loro passione per l’atletica in una specialità tradizionale, ma non
tanto conosciuta al grande pubblico, come la corsa campestre o cross nella
terminologia del mondo anglosassone. Passo la parola ad Elisabetta che da
Milano ci darà degli scorci della preparazione e del percorso di avvicinamento
e della giornata di due comuni atleti che come tanti altri sono l’anima
portante di queste manifestazioni di puro sport.
Ciao Franco, ciao Luca, buongiorno
a tutti, sono passate le sette da pochi Minuti e a Milano come potete vedere
dalla inquadratura dei viali alle mie spalle si levano le prime luci di una
fredda mattinata con qualche foschia, sintomo dell’umidità caratteristica della
metropoli lombarda in questa stagione.
Certo nulla che di per se
invoglierebbe di domenica ad alzarsi in ore antelucane da calde coperte per
andare a correre in un campo ad andar bene brinato ma probabilmente anche
cosparso di pozze fangose, ma tant’è Barone dell’Happy Runner Club sta
aspettando in macchina il compagno di squadra Brambilla proprio per andare a
misurarsi sul percorso odierno caratterizzato da frequenti sali scendi.
Bene Elisabetta, qui intanto sui
campo di Cesano sono in corso gli ultimi preparativi mentre ancora devono
affluire pubblico e partecipanti annunciati particolarmente numerosi con
preiscrizioni arrivate alla ragguardevole cifra di duemila.
Possiamo mandare in
onda la breve registrazione all’interno di casa Brambilla con la sveglia e
colazione dell’atleta.
- Brambilla conosciamo l’atletica spettacolo su
pista dei Bolt e Mo Farah o su strada dei Bekele e Kipchoge ma a uno come lei,
che ha lavorato tutta la settimana fino al sabato e dopo la lezione di tango il
sabato sera ha fatto tardi con gli amici, cosa la spinge a mettere una sveglia
per andare a faticare in un campo sperduto nell’hinterland con il freddo di
questa mattina?
- In effetti non ho nemmeno digerito bene la
carbonara e gli assaggi di pizza di ieri sera e per giunta sono stato svegliato
più volte dai miei figli rientranti nella notte, per non dire della mia scarsa
attuale condizione atletica avendo ripreso ad allenarmi da poche settimane dopo
un infortunio in autunno.
- Ma quindi che fa, torna a letto? se mi posso
permettere guardi che la sua batteria è la prima alle ore nove e deve pure
ritirare chip e pettorale nella oggi non ridente campagna di Cesano Maderno?
- Manco per sogno, vede ho già tutto pronto nello
zainetto, ho bevuto un tè e adesso scendo, che Barone mi attende per andare
dritti, dritti al campo. Io non vedo l’ora di essere là, mi piace l’odore del
campo di gara al mattino, adoro l’atmosfera prima della partenza della
campestre, pregustando la battaglia vera di una competizione, oltre che contro
te stesso e contro il tempo, contro altri uomini, gomito a gomito, sputando,
ansimando dando tutto quello che hai di polmoni, cuore, gambe e testa senza
finzione e senza trucchi. Roba che vinci sempre e comunque, ti senti vivo, un
eroe. Come dice un mio amico la sfida quotidiana dell’uomo moderno è
l’entusiasmo.
-
Filosofo?
-
No, dentista, tanto per restare sul concreto.
Sentito, inteso tutto? Ci
ricolleghiamo presto, un breve stacco pubblicitario.
Ben ritrovati, al cross per tutti,
i tecnici sono al lavoro ultimando i collegamenti dei rilevamenti nella zona di
partenza e arrivo e verificando il percorso.
Franco ti interrompo da Milano
perché c’è un colpo di scena imprevisto: l’auto di Barone, rimasta ferma una
decina di minuti con la radio accesa, non parte, probabilmente si è scaricata
la batteria. Sono momenti concitati, come possono ora i due arrivare per tempo
alla partenza?
Ahi, ahi, niente atmosfera di
partenza, certo niente ritrovo alle otto come pianificato, perlustrazione del
percorso ecc..
Qui a Milano però non si perdono d’animo,
hanno preso una bicicletta disponibile da casa ed una del servizio di bike
sharing e stanno dirigendosi più velocemente possibile alla stazione di Cadorna
per prendere il primo treno regionale.
Si, certo se arrivano per tempo,
con trenord delle 7.53 possono essere in centro a Cesano Maderno alle 8.25 ma
poi ci sono ancora tre chilometri e mezzo per il campo.
Stiamo a vedere, io Franco trovo
comunque commovente questo tentativo di partecipare ad ogni costo, tra l’altro
con un ulteriore dispendio di energie ancora prima della gara.
Concordo Elisabetta, osserviamo ora
come stiano arrivando in stazione pur trafelati ma in tempo utile grazie ad un
tragitto ciclistico cittadino affrontato esattamente con piglio tipicamente campestre,
spazio ancora alla pubblicità.
Eccoci dal centro di Cesano
Maderno, sono le otto e trenta passate ed il dinamico duo Brambilla Barone purtroppo perde
ancora qualche prezioso minuto nell’incertezza della direzione da prendere per
il campo della Bracco che oggi ospita la tappa del cross per tutti e che
ricordiamo non è dietro l’angolo.
Qualche indicazione di un uno dei
rari passanti è utile, più dello smart phone, ad imboccare la direttrice
corretta e Brambilla su bicicletta sale sui pedali per accelerare su un
rettilineo in pendenza mentre Barone lo segue a piedi correndo.
Elisabetta possiamo vedere però
dal diagramma propostoci dalla regia che oltre certi livelli di frequenza cardiaca e di lavoro muscolare
lo sforzo anaerobico conseguente determina accumuli di acido lattico e conseguentemente non
è questa a cui stiamo assistendo da parte dei due ritardatari una modalità di
riscaldamento, se così vogliamo vederla, ottimale.
Certo Franco, d’altra parte non
mi pare si presentino loro opzioni diverse, ma, attenzione!
Colpo di scena,
Barone ha raccolto un passaggio da un sensibile automobilista, che è anche un
corridore di livello diretto alla gara e accostano Brambilla ancora a metà
strada.
Cambio di mezzi Brambilla, con la prima batteria prevista alle nove, sale in macchina e Barone prosegue in bicicletta!
Cambio di mezzi Brambilla, con la prima batteria prevista alle nove, sale in macchina e Barone prosegue in bicicletta!
Elisabetta confesso che pensavo
ad una diretta sulla partecipazione ad una gara podistica piuttosto che ad una
variante del reality Pechino express, comunque procedi …
Si Franco ma eccoci al campo e
alla segreteria per il ritiro pettorali e chip di rilevamento, sono le ore otto
e cinquanta e mentre i master della batteria 50 e over sono in zona partenza
completando con qualche allungo il riscaldamento, Brambilla chiede il fast
boarding rispetto alla discreta fila di chi con più agio deve presentarsi a
successive partenze.
Molto avvincente Elisabetta e
possiamo vedere affiancate le due inquadrature, alla sinistra il fronte dei
partenti che già si compatta sulla linea del via e alla destra Brambilla appena
fuori dalla recinzione che lascia sul prato brinato lo zaino alla meno peggio
ed estratta la canotta da gara inizia spillare il pettorale, siamo a meno tre
minuti dallo sparo.
Meno due minuti:
Il direttore di gara si allinea appena oltre la partenza;
Brambilla infila nelle stringhe di una scarpa il chip, si sveste ed infila non senza intoppi giacca a vento e tuta nello zaino abbandonato a terra.
Meno sessanta secondi:
I giudici di gara confermano
tutto a posto, gli atleti sono tutti in posizione tranne uno,
Brambilla infila le chiodate e con ammirevole sangue
freddo le allaccia puntigliosamente, non dimenticando di recuperare i guanti
appoggiati sullo zaino
Meno dieci secondi
La pistola è in alto, nelle prime
file sono in posizione con una gamba carica ed il busto leggermente flesso in
avanti.
Brambilla scavalcata impropriamente
una barriera, ce l’ha fatta, pur invischiato nel gruppone è alla partenza ed ha
persino qualche secondo per infilarsi i guanti e sistemarsi la fascetta sulle
orecchie!
Bang, via!
Martelli, il vincitore della
passata stagione è in testa con altri quattro o cinque dipresso ed affronta di
buon ritmo il primo giro, sgranando tutta la fila della batteria master.
Elisabetta come vedi Brambilla dal campo al primo giro?
Ha recuperato parecchie posizioni approfittando anche di un varco laterale alla partenza ma poi credo stia spendendo parecchie energie tra l’altro procedendo spesso per linee esterne.
Ultimo giro, Martelli tiene sempre la prima posizione ma rinviene l’ex siepista nazionale Pregnolato ed in potente progressione sprinta e va a vincere!
Ancora arrivi, scorrono al
traguardo i concorrenti, ecco uno spossato
Brambilla.
Lasciamogli riprendere fiato un istante,
- ci dica come è stata la gara?
- Percorso tecnico e vario con frequenti
cambi di pendenza, richiedeva oltre ad un minimo di condizione buon
equilibrio tanto di gambe, cuore e testa.
> Pausa ... pant pant ... appoggiato con
le braccia sulle ginocchia flesse <
- Io ci ho provato, ho dato quello che avevo e a racontarla
ora, si mi sono affaticato, ma mi sono pure divertito: vacca boia la vita è un
cross, imprevisti, buche e curve comprese.
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